icona di logo

Mandrolisai

Il Mandrolisai è una regione storica esattamente al centro della Sardegna che si sviluppa tra le cime più alte dell’Isola e tra le valli e i vitigni che ne decorano il territorio. Famosa per il sughero e il per il vino Mandrolisai Doc, offre paesaggi mozzafiato e siti archeologici di inestimabile valore. Partendo da Sorgono, capoluogo ideale della regione, centro esatto dell’Isola e capolinea del suggestivo percorso del “Trenino Verde” che dal mare arriva alle pendici delle cime di questa regione storica. A Sorgono è assolutamente imperdibile il Parco Archeologico di “Biru ‘e Concas”, definito da molti la “Stonehenge sarda” grazie ai suoi 200 massi lavorati e levigati, monumenti megalitici di forma allungata risalenti tra il 3500 e il 1700 a.C. che regalano un viaggio nel tempo in cui è possibile immergersi nella sacralità del luogo e nei suoi scenari stupendi. Un alone di mistero ammanta questo  sito archeologico grazie al fatto che gode della più alta concentrazione di Menhir dell’intero Mediterraneo! Che storie avranno vissuto gli uomini preistorici in questa zona?

Attrazioni da non perdere in questa area storica

Al confine con Ortueri e Atzara, sulle pendici del Monte Lisai, è presente il santuario di San Mauro, uno dei luoghi di culto simbolo della Sardegna in cui è presente anche la stele della Tomba dei Giganti di ”Funtana Morta”, poco distante dalla chiesa. Se invece ci si vuole immergere nella natura tra la fauna tipica sarda, è imperdibile la riserva di “Santu Loisu”, tra i boschi della macchia mediterranea ospita mufloni, cervi e daini e con un po’ di fortuna è possibile osservare anche l’aquila reale in tutta la sua maestosità. All’interno del paese si rimane affascinati dalle antiche case in pietra che si affacciano sulle strette stradine dell’abitato, qui è possibile visitare la Casa-museo Serra, che mantiene ancora gli antichi arredi e il “Museo dei Segni sul Legno”, allestito su un edificio con giardino nel centro storico, che racconta l’arte dell’intaglio e dell’incisione. All’interno del museo si trova anche la “Funtana Lei”, fontana seicentesca in granito di origine pisana.

Sulla collina “Sa Serra” sorge un altro paesino, Ortueri, borgo di origine medievale con tracce Romane come le suggestive necropoli di “Pedra Litterada” e gli antichi sarcofagi con iscrizioni dedicate agli dei Mani. Il paese è conosciuto per i peculiari manufatti in sughero, per il secondo campanile più alto della Sardegna che svetta al centro del paese e per il parco “Mui Muscas”, il Parco dell’asino sardo, in cui si può fare una passeggiata tra i 50 esemplari protetti di “asinello sardo”, specie presente prevalentemente in Sardegna, storicamente utilizzato per i trasporti e per i lavori agricoli ma che ora rischia l’estinzione in quanto viene utilizzato solamente per la produzione di carne.  

Al centro della regione troviamo Atzara, uno dei cinque paesi a far parte del network dei Borghi Sardi più Belli d’Italia grazie alle sue architetture granitiche ricoperte nella parte superiore da caratteristici tetti composti da travi in quercia. Si può conoscere meglio una parte della storia di questo splendido paese visitando il “Museo d’Arte Moderna e Contemporanea” intitolato ad Antonio Ortiz Echague, l’autore dell’iconico dipinto “Donne di Sardegna”, allestito in un affascinante edificio ottocentesco. Il museo dedicato all’eclettico pittore spagnolo presenta varie sale in cui è possibile conoscere e ripercorrere la storia sarda e locale attraverso foto e dipinti storici.

Un’ottima occasione  per visitare Atzara e degustare un ottimo calice di  “Mandrolisai Doc” è la “Sagra del Vino” che si tiene ogni anno a maggio; appuntamento imperdibile per gli amanti dell’enogastronomia. 

Muovendosi invece ad est della regione si arriva a Tonara, paese dei campanacci artigianali, con la sua “Sagra del Torrone” che va avanti dal 1979 ogni anno il giorno di Pasquetta, fino ad arrivare a Desulo, borgo a 900 metri di altitudine, circondato da boschi che adornano il paese di colori diversi di stagione in stagione. Desulo domina l’Isola dall’alto; qui è possibile visitare, appena fuori dal centro abitato, il sito archeologico nuragico più in alto della Sardegna: il nuragheUra de Sole”, costruito a 1330 metri sul livello del mare, che regala un’atmosfera magica quando si osserva il panorama sul quale si affaccia. Un’atmosfera vivace e folkloristica, invece, quella che si respira tra le vie del paese durante le feste e in cui sono assolutamente da visitare anche la Casa-museo Carta e il “Museo Etnografico Montanaru” con esposizioni di attrezzi antichi e abiti tradizionali compreso quello desulese, caratterizzato dai suoi colori accesi e sgargianti che lo rendono tra i più noti e apprezzati in Sardegna.

Il Mandrolisai è una zona rurale incastonata tra le montagne, una tappa fondamentale tra le regioni storiche di Sardegna East Land fondamentale per conoscere da vicino le radici della terra sarda attraverso la sua natura incontaminata, la sua cultura antica e i suoi sapori di grande qualità.

Cosa fare in Mandrolisai

icona di logo

Newsletter

Seguici su

Le lingue

PIANO STRAORDINARIO DI RILANCIO DEL NUORESE - POR FESR SARDEGNA 2014-2020
AZIONE 6.8.3. - Progetto VISIT NUORESE