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Media Valle del Tirso

Esattamente al centro dell’isola, tra le regioni della Barbagia e del Marghine, sorge la Media Valle del Tirso, una regione agropastorale, peculiare nella sua enogastronomia, con una società devota e fedele alle tradizioni più antiche.

Le numerose feste paesane che creano un fantastico clima di condivisione e serenità, cadenzano i vari periodi dell’anno. Sono infatti molto sentiti e importanti i festeggiamenti per la Madonna d’Itria, nel comune di Noragugume (tra i Borghi Autentici d’Italia), caratterizzato dall’affascinante corsa equestre, la cosiddetta Ardia, attorno alla Chiesa della Beata Vergine (o della Madonna d’Itria) in stile gotico-catalano, in cui i cavalieri si sfidano in una gara tenendo alto lo stendardo del santo. 

Al di fuori del centro abitato è possibile visitare il nuraghe Tolinu e il Menhir Sa Pedra ‘e Taleri per ammirarne la singolarità e la magia creata dal monumento che emerge in solitaria su un vasto campo ma che si pensa facesse parte di un’area sacra che comprendeva altri monumenti simili.

Attrazioni da non perdere in questa area storica

Se ci si sposta più a ovest nella regione si raggiunge Dualchi, la vicinanza tra i comuni dell’area li rende tutti molto simili soprattutto nelle tradizioni. Anche in questo caso, alla fine di Giugno ricorre la festività principale del paese in onore di un santo, San Pietro, e così come per Noragugume è imperdibile la processione verso la Chiesa campestre del santuario che prende proprio il nome del santo e l’Ardia di San Pietro, la gara a cavallo sui terreni scoscesi attorno alla struttura che catapulta i partecipanti in un’atmosfera quasi medievale.

Le attività economiche principali sono l’agricoltura e la pastorizia, come nel resto della regione e la specialità locale è il fico d’india, viene infatti organizzata annualmente una sagra dedicata a questo frutto durante la quale è possibile assaggiare i deliziosi prodotti derivati da questo frutto così come l’ottimo liquore tipico di Dualchi “su licore de figu morisca”. 

Anche a Dualchi è possibile osservare l’impronta nuragica, sono presenti infatti i nuraghi di Biriola e Bardallazzu, il protonuraghe Cubas e il maestoso nuraghe Ponte, alto ben undici metri. Continuando a spostarsi verso ovest, infine, si arriva a Borore, il comune principale della Media Valle del Tirso ricadente nella provincia di Nuoro nonché il più popoloso con i suoi duemila abitanti o poco più. Anch’esso tra i Borghi Autentici d’Italia, viene considerato il paese delle tombe dei giganti e del vino più antico del mondo proprio per i numerosi siti di interesse archeologico e per i vitigni preistorici. Molto interessante è il Museo del pane rituale che presenta una selezione di pani tradizionali e delle feste dei vari paesi, la Casa Delogu, tra gli edifici di maggior pregio architettonico e i ruderi de Sa cresia ezza.

Da vedere c’è sicuramente la Stele di Pedra Longa, alta quasi quattro metri, di età Prenuragica, conserva integra solamente la parte sinistra e la base della parte destra, nello stesso sito sono presenti anche otto tombe dei giganti tra cui quella di Imbertighe, definita il prospetto del più bel sepolcro dei giganti e resa iconica dalla sua presenza sul logo del comune. Sorprende l’unicità di questi reperti, infatti il complesso di Duos Nuraghes è reso particolare dalla presenza di due torri distanti dieci metri l’una dall’altra, dalla presenza di capanne tutt’attorno e dalla vicinanza di vinaccioli di Cannonau del 1200 a.C., mentre il nuraghe Bighinzones viene considerato, secondo alcune leggende, il luogo di nascita della civiltà dopo il “diluvio universale”. Storie che creano un affascinante aura di mistero condito da devozione e tradizioni antiche che è possibile scoprire solo visitando questi territori.

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